Seeds of Love è un luogo di scambio, non solo di semi, ma anche di progetti e pratiche
giardinicole.
Nel fine settimana ho dato il via alle semine del mio bottino di felicità ricevuto per posta, per ora: 17 specie e 22 varietà per 98 vasetti.
Hai mai provato a coltivare le piante del giardino partendo dal seme?
Se la risposta è no, ti lascio qualche consiglio, mio e degli amici giardinieri del SOL.
Se lo fai già, dimmi come-dove-quando..!
Nel fine settimana ho dato il via alle semine del mio bottino di felicità ricevuto per posta, per ora: 17 specie e 22 varietà per 98 vasetti.
Hai mai provato a coltivare le piante del giardino partendo dal seme?
Se la risposta è no, ti lascio qualche consiglio, mio e degli amici giardinieri del SOL.
Se lo fai già, dimmi come-dove-quando..!
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La
terra – sono tirchia e non compro terriccio da semina. Prendo la
terra nel bosco, appena sabbiosa e ricca di sostanza organica
dopo un inverno trascorso sotto una soffice coperta di foglie.
I
vasi – riciclo quelli di plastica delle piante acquistate negli
anni. Per le piantine che non sopportano i travasi, come i papaveri - e più in
generale tutte quelle con radice a fittone - ho seguito il consiglio di Pietro
e ho preparato dei vasetti biodegradabili con le pagine dei quotidiani {video-tutorial qui}. Ancora meglio sarebbe utilizzare i
gusci d’uovo, da rompere con le dita e interrare con la pianta, contribuiranno
ad arricchire il terreno di sostanza organica, calcio e minerali.
La
semina – riempi il vasetto di terra, spargi i semi e coprili con una quantità di terra pari a 2-3 volte la loro grandezza.
Le
etichette – online si trovano tante idee facili da copiare per personalizzare i propri seeds markers con sassi dipinti, posate, tappi di sughero...
Se invece ti sei fatto
prendere la mano e ti ritrovi con uno sproposito di semi in cerca di casa e
poco tempo per la creatività, puoi usare: bastoncini del gelato, strisce di
plastica ritagliate da barattoli e vecchi vasi, etichette in carta o adesive.
L’esposizione – subito
dopo la semina, a fine inverno, sistema i vasetti al sole e al riparo dalla
corrente vicino a un muro esposto a sud. Ottimo se hai una serra fredda. Da
evitare invece la semina in casa, dove i germogli tendono a crescere
velocemente in altezza, ma poco vigorosi, pallidi e delicatissimi.
L’acqua –
importantissima, al pari dell’esposizione, ma più difficile. Si deve mantenere
la terra appena umida, mai asciutta e mai fradicia. Niente innafiatoio, meglio utilizzare uno spruzzino
per evitare di spostare i semi e spiantare i germogli.
Le
cassette della frutta, perché? – le uso per sistemare i vasetti dopo la
semina per due motivi, anzi tre. Faccio prima a spostarli in caso di pioggia
torrenziale o quando il sole inizia a scottare troppo; lasciano scolare l’acqua
in eccesso; mi aiutano a tenere i germogli sollevati da terra, lontano da lepri
ingorde, habitué dell’orto-giardino.
Quando i
germogli inizieranno a crescere, dovrai decidere quali sacrificare (se sono
troppo fitti) e trapiantarli in vasi più grandi per farli irrobustire o in
piena terra con tanto di vasetto biodegradabile se non amano i travasi.
Buona
fortuna!