Il giardiniere, chino, mani nella terra,
immagina il futuro. La sua lista dei desideri è infinita. Alla mia aggiungo un
altro tassello. Il calicanto.
Tenace, profumato e fiorito in
pieno inverno.
Per un giardino luminoso e attraente anche
nei mesi freddi la specie giusta è Chimonanthus praecox, il calicanto
d’inverno, un arbusto in fiore da dicembre a febbraio, quando, sui rami
ancora spogli, si aprono fiori penduli, minuti, ma profumatissimi, color giallo
zolfo con macchie porpora alla base dei petali.
Della stessa specie: C.p. ‘Grandiflorus’ ha fiori larghi 4,5 cm giallo intenso e
picchiettati di rosso e C.p.
‘Lateus’ a fiore giallo chiaro con petali interni più scuri, più grandi e
tardivi.
Il calicanto invernale può essere coltivato in piena terra o in vaso. A maturità raggiunge i 2,5 m di altezza e i 2 m di larghezza, ma cresce lentamente e per raggiungere il suo massimo sviluppo impiega oltre dieci anni.
Il calicanto invernale può essere coltivato in piena terra o in vaso. A maturità raggiunge i 2,5 m di altezza e i 2 m di larghezza, ma cresce lentamente e per raggiungere il suo massimo sviluppo impiega oltre dieci anni.
Non ha particolari esigenze, sopporta temperature fino a -20°C e si
adatta a ogni tipo di terreno che andrà concimato con sostanza organica a fine
estate. Non è troppo difficile da coltivare, ma occorre aspettare qualche anno
per una ricca fioritura, che sarà più abbondante se coltivato in pieno sole e a
ridosso di un muro assolato, al riparo da freddo intenso e correnti.
Al termine della fioritura si eliminano i
rami troppo fitti e ritorti. In vaso è possibile contenere l’arbusto in altezza
con una potatura che dovrà però essere limitata a pochi centimetri per evitare
la perdita della fioritura l’anno successivo. I calicanti rispondono al
dispetto delle forbici vegetando di più: producono più rami e foglie e lasciano
senza fiori.
In piena terra sopporta brevi
periodi di siccità, mentre
soffrono maggiormente la sete se coltivati in vaso, dove vanno annaffiati con
regolarità, mantenendo il terreno sempre fresco.
Se l’arbusto è molto grande, si possono sacrificare alcuni rami da portare in casa senza danni per la pianta. Per farli durare più a lungo, pratica un taglio obliquo alla base e qualche incisione lungo il ramo, sistemali in un vaso e cambia l’acqua ogni due giorni.
Se l’arbusto è molto grande, si possono sacrificare alcuni rami da portare in casa senza danni per la pianta. Per farli durare più a lungo, pratica un taglio obliquo alla base e qualche incisione lungo il ramo, sistemali in un vaso e cambia l’acqua ogni due giorni.
Nessun commento:
Posta un commento